La Commissione Europea riconosce Euro-BioImaging ERIC – Il portale aperto verso l’eccellenza nel campo dell’imaging
Euro-Bioimaging formalmente riconosciuto come ERIC (European Research Infrastructure Consortium) per l’accesso a servizi di avanguardia per la ricerca biologica e biomedica
La Commissione Europea ha ufficialmente riconosciuto Euro-BioImaging – che fornisce ai ricercatori biomedici l’accesso a un vasto range di tecnologie e risorse nell’ambito dell’imaging biologico e medico – come European Research Infrastructure Consortium (ERIC1). Le tecnologie di imaging rivestono un ruolo di fondamentale importanza nell’orientare la ricerca di base e applicata sia nell’ambito biologico che in quello medico. Esse supportano una comunità di utenti e ricercatori molto ampia nel raggiungimento di scoperte biologiche fondamentali e nella progressione verso la traslazione dell’innovazione nei campi della medicina, dello sviluppo farmacologico, della diagnostica, delle biotecnologie e dell’ecologia molecolare.
Attraverso lo status di ERIC, Euro-BioImaging è ora riconosciuto legalmente come Infrastruttura di Ricerca Europea2 per l’imaging biologico e biomedico. Euro-BioImaging offre ai ricercatori delle scienze della vita l’accesso a una vasta gamma di strumenti di imaging e alle relative competenze, nonché l’opportunità di usufruire di corsi di training e di servizi di gestione dati non disponibili presso le loro istituzioni di appartenenza o tra i loro partners scientifici. Tutti gli scienziati, indipendentemente dalla loro affiliazione, dal loro settore disciplinare o dal loro campo di attività, possono trarre beneficio da questi servizi in open access su scala europea. Euro-BioImaging renderà possibile una ricerca di eccellenza e lo sviluppo dell’innovazione nelle scienze della vita a livello europeo. Tutti i servizi Euro-BioImaging sono accessibili attraverso il sito www.eurobioimaging.eu. L’istituzione di Euro-BioImaging come ERIC è il culmine di oltre 10 anni di lavoro preparatorio che ha visto la partecipazione attiva di 25 comunità nazionali di imaging, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dallo European Molecular Biology Laboratory (EMBL).
La Finlandia ospiterà lo Statutory Seat dell’ERIC e gestirà il portale di accesso ai servizi e il coordinamento generale di Euro-BioImaging, mentre EMBL coordinerà l’accesso all’imaging biologio e l’Italia coordinerà l’accesso all’imaging biomedico. EMBL coordinerà anche i servizi dati di Euro-BioImaging attraverso il BioImage Archive, piattaforma per l’archiviazione e la condivisione di dati di imagine.
Euro-BioImaging offre servizi di imaging all’avangardia attraverso le sue facilities riconosciute a livello internazionale, chiamate Nodi. Questi Nodi sono distribuiti sui 15 Paesi fondatori dell’ERIC: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, EMBL, Finlandia, Francia, Ungheria, Israele, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Svezia e Regno Unito. Il Belgio parteciperà come osservatore.
Il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche esprimono la loro soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo.
Il CNR è fortemente coinvolto nella rete nazionale di Euro-BioImaging attraverso la collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), il Laboratorio Europeo per la Spettroscopia Non-Lineare (LENS), le Università di Torino e Pisa, l’Ospedale San raffaele, l’IRCCS SDN, la Fondazione Toscana G. Monasterio ed Elettra Sincrotrone Trieste all’interno dei tre Nodi italiani. La sezione dell’Hub coordinante di Euro-BioImaging dedicata all’imaging in vivo/medico sarà gestita dall’Italia attraverso l’Unità Operativa dell’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del CNR presso l’Università di Torino.
Background: perché Euro-BioImaging?
Le tecnologie innovative di imaging hanno rivoluzionato le scienze della vita permettendo la visualizzazione e la misurazione di moltissimi processi ed eventi a livello molecolare e cellulare con un’accuratezza che finora era stata fuori portata. Per la prima volta nella storia, possiamo visualizzare i processi molecolari della vita e quelli che sono alla base delle malattie umane, come ad esempio la tumorigenesi o la malattia di Alzheimer, in organismi viventi e in tempo reale. Queste tecnologie rendono possibili nuove scoperte e la loro traslazione alla medicina. Le tecnologie di imaging rivestono quindi un ruolo centrale nella progressione della ricerca di base nella maggior parte delle discipline delle scienze della vita, in ambito sia biologico, sia medico. Attraverso l’open access a facilities di imaging di elevata qualità, Euro-BioImaging promuoverà la produttività e l’impatto della ricerca europea. Ciò è stato riconosciuto nel 2018 dallo European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI) , che ha attributo ad Euro-BioImaging lo status di “Landmark”. L’attuale riconoscimento formale di Euro-BioImaging come ERIC è il culmine di oltre 10 anni di lavoro preparatorio che ha coinvolto attivamente 25 comunità nazionali di imaging, l’organizzazione internazionale EMBL (European Molecular Biology Laboratory), ed EIBIR (European Institute for Biomedical Imaging Research), col finanziamento di due progetti europei di Preparatory Phase.
1: Cos’è un ERIC?
Lo European Research Infrastructure Consortium, o ERIC, è una specifica forma legale utilizzata per l’istituzione e l’operatività delle infrastrutture di ricerca europee. Attraverso lo status di ERIC le infrastrutture di ricerca diventano entità legali riconosciute in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
2: Cosa sono le Infrastrutture di Ricerca?
Le Infrastrutture di Ricerca sono costituite da facilities, risorse e/o servizi correlati utilizzati dalla comunità scientifica per svolgere attività di ricerca e promuovere l’innovazione. Esse possono includere strumentazione scientifica, risorse basate sulla conoscenza come raccolte, archivi o dati scientifici; e-infrastrutture, come dati e sistemi informatici e reti di comunicazione. Il loro sviluppo è stato coordinato attraverso lo European Strategic Forum on Research Infrastructures (ESFRI) dal 2004. L’ESFRI è uno strumento strategico per lo sviluppo dell’integrazione scientifica in Europa e per il consolidamento del prestigio europeo a livello internazionale.
Contatti:
Dott. Gianluigi Consoli – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dirigente Uff. VIII – Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca – gianluigi.consoli@miur.it
Prof. Silvio Aime – IBB CNR / Università di Torino: silvio.aime@unito.it
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giovedì, 07 novembre 2019
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